domenica 23 ottobre 2011

Una poesia di Dmitrij Strocev, per Massimiliano


Chlebnikov è nostro maestro,
Cattedrale di erbe mediche.
Solo che bene non ci han voluto:
Il maestro ci hanno ucciso.

Noi, figli, raccogliamo maggiolini,
Guarda: zio V. Chlebnikov.
Siamo suoi ruscelli: Velimir!
E lui tace: Siate uomini.
 La voce di Strocev che recita la poesia

2 commenti:

  1. Con quale prontezza proustiana la voce di "Dima" mi riporta al ricordo di quella serata, compresa la lettura della sua poesia e poi della mia traduzione che, se ci ripenso, ancora mi mette i brividi (la lettura: ma un po' anche la mia traduzione, visto che ho passato il successivo anno e mezzo a fare le pulci alle traduzioni altrui...)

    RispondiElimina