E due! Continua la maratona delle torte al cioccolato. Ecco la seconda: Old-fashioned chocolate cake. Questa l'ho dedicata a Caterina, reduce da una laboriosa operazione alla sua caviglia ballerina. Speriamo sia di buon auspicio. Si tratta della versione di Nigella di una vecchia torta al cioccolato americana. Lo si vede da un ingrediente per noi poco comune, la panna acida (sour cream, o in russo, la mitica smetana). Ci sono vari modi per confezionarsi una simil smetana fai da te (sostanzialmente aggiungere alla panna fresca una cucchiaiata di yogurt e qualche goccia di limone lasciando fuori dal frigo 3-4 ore almeno). Io ho accorciato il tutto semplicemente usando metà panna fresca e metà yogurt. Infine, la ricetta prevedeva anche il golden syrup, altrettanto difficile da trovare da noi. Io l'ho sostituito con sciroppo di acero.
Ingredientiper la torta:
200 gr di farina
200 gr di zucchero
1 cucchiaino colmo di lievito per dolci
1/2 cucchiaino di bicarbonato di soda
40 gr. di cioccolato amaro di buona qualità
175 gr di burro
2 cucchiaini di estratto di vaniglia (possib. naturale)
150 ml. di panna acida (o 75+75 di panna e yogurt greco)
per la glassa-crema:
75 gr. di burro
175 gr. di cioccolato fondente al 70% di cacao
300 gr. di zucchero a velo (io ho semplicemente frullato a lungo quello normale)
1 cucchiaio di sciroppo di acero (la ricetta prevedeva il golden syrup)
125 ml di panna acida (o 65+60 panna e yogurt greco)
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
decorazioni a piacere
Preparare due stampi apribili da 20 cm unti (io ungo solo il bordo e ricopro di carta da forno il fondo). Oppure se ne avete uno solo come me, usatene uno e poi tagliate in mezzo la torta (aggiungendo 10 minuti di cottura). Portate il forno a 180° (170° se ventilato).
La cosa bella di Nigella che è molto pratica e ti suggerisce sempre alcune scorciatoie, tipo quella di sbattere tutti gli ingredienti della torta nel mixer e azionare per benino. La cosa importante è aggiungere il lievito e il bicarbonato per ultimi, quando è tutto pronto per infornare. Dividete l'impasto tra i due stampi (se li avete :( e infornate per 30 minuti, avendo cura di scambiare la posizione degli stampi a metà cottura e di controllare dopo 25 minuti la cottura con uno stuzzicadente. Sfornare e lasciare raffreddare per 10 minuti negli stampi.
Intanto preparare la glassa: sciogliere burro e cioccolato a bagnomaria (io però uso il micronde: a 450 W per 3-5 minuti). Aggiungervi lo zucchero a velo setacciato o passato al mixer. Poi incorporare gli altri ingredienti. Usare un terzo della glassa per il ripieno tra le due torte e il resto per ricoprire perfettamente la torta, bordi compresi. Se la glassa è troppo dura, ammorbidirla con un cucchiaino di acqua bollente (ma non esagerare altrimenti scivolerà via), se fosse troppo molle aggiungere zucchero. Decorare con fiori di zucchero, codette o affini. Ma è' bella anche così.
Leggendo Smetana mi sono sentito molto preso in causa :P
RispondiEliminaSembra buona, però penso che la smetana sia inimitabile. (datemi della smetanaaaaaa!)
Ps. Mi sono ricordato che Laura m'aveva detto del fatto che tu fossi perplessa perché Kirov non era tornata al nome originale (Vjatka o al primissimo Khlinov).
Beh, io avevo chiesto, e se ci pensi la risposta è molto banale.
Kirov è una città molto, molto povera. Rifare tutti i documenti sarebbe costato troppo
Logica russa :)
Un abbraccio, Andrea
Sai che a Milano ci sono negozietti nostalgici dove si trova la smetana? In particolare una mia collega la compra dalle parte di San Donato. Oppure qualcuno la va a prendere nei supermercati in Svizzera. Siamo in tanti smetana-dipendenti. Grazie per l'informazione su Kirov, mi ricordo che ai tempi perfino a San Pietroburgo si erano posti il problema in quei termini. Ma prima o poi quando sarai un po' libero da impegni scolastici mi piacerebbe ascoltare un po' dei tuoi racconti :)
RispondiEliminaAppena tornato, la mia prof di lettere me ne aveva regalato un barattolo "contro la nostalgia" (ovviamente è finita in 2 giorni(.
RispondiEliminaAnche a me farebbe piacere raccontare, mi sembra che si stia allontanando tutto, sempre di più...