Oggi si è tenuta l'apertura ufficiale del N.I.C.E. (New Italian Cinema Events) a Mosca. Come recita il profilo si tratta di un'Associazione Culturale senza fini di lucro che si è posta il compito di promuovere il cinema italiano all'estero, viaggiando tra l'America e l'Europa, per mostrare il Bel paese attraverso le pellicole - lungometraggi e cortometraggi - realizzate nel corso dell'anno e scelte da una commissione. L'organizzazione dell'evento a Mosca è affidata a Olga Strada, figlia del grande slavista Vittorio.
La capitale russa ha accolto da poco anche il Festival del cinema di Venezia, promosso dall'Istituto di Cultura Italiana, terminato qualche giorno fa; è stato proiettato in apertura l'ultimo film di Giuseppe Tornatore "Baaria", alla presenza del regista e di alcuni attori del cast.
Insomma, qui in Russia, almeno nelle due 'capitali' (Mosca e San Pietroburgo), sembra che il cinema entri pienamente nel 'cerchio delle muse' e l'interesse espresso nei confronti del cinema italiano rende onore ad artisti giovani e meno giovani, impegnati, emergenti o molto noti che hanno dedicato la loro vita a quest'arte.
Nonostante la scomparsa delle più importanti colonne del cinema italiano del dopoguerra, sembra che nuove energie stiano spuntando all'orizzonte e che il cinema italiano riviva un momento di successo e popolarità. Se meritato o meno, lascio a voi la parola. Rimane tuttavia un buon segno, di vitalità e freschezza artistica, che in periodi di glaciazione intellettuale sono pur sempre una calda e piacevole scintilla.Giulia De Florio
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