lunedì 29 marzo 2010

L'inno di Edinaja Rossija. Da Mosca un post di Giulia

La storia forse non si ripete però alcune ricorrenze fanno riflettere o quantomeno sorridere. La storia dell’inno russo è interessante e ha dell’incredibile – prego l’autrice di questo blog di illustrare brevemente il tortuoso cammino di questo motivo musicale – ma nel XXI secolo sembra che ci sia spazio ancora per qualche sorpresa. Per esempio, l’inno dei sostenitori del partito Edinaja Rossija, “Il” partito che da anni egemonizza la piazza politica, imbrigliata dalle redini (di varia natura) dei loro condottieri – Vladimir Putin fino al 2006 e ora Dmitrij Medvedev.

Il 20 gennaio 2010 l’inno è stato presentato ufficialmente in occasione della seduta plenaria del Consiglio Ufficiale dei sostenitori del partito e dei consigli interregionali. La seduta si è aperta con la visione del videoclip dell’inno, composto da Ivan Kononovyj, giornalista, critico, autore e molto altro ancora.
Ma veniamo al testo, in cui senza alcuna difficoltà si può trovare un certo sapore nostalgico che rimanda direttamente a Quei tempi: l’insistenza sulla Russia unita, i pronomi personali che retoricamente sottolineano un’unica appartenenza (io, tu, lui, noi), la scelta di alcuni vocaboli come “čužij” i “postoronnij” – estraneo, diverso – parole che in una nazione sempre più frammentata e divisa sono state messe al bando da chi vuole ricostruire una forte, centralizzata e stabile autocrazia.
I pareri del ‘popolo’ sono come sempre i più vari; nella trasmissione radiofonica di “Echo Moskvy” ci sono stati commenti molto negativi, non tanto sulle qualità estetico-musicali dell’inno, quanto sull’associazione immediata del testo con il Partito a cui fa riferimento, anche se i commentatori hanno cercato in tutti i modi di distinguere i due campi (giudicando comunque molto positivamente il testo e la musica). Qualcuno lo ha definito chic, altri pop o semplicemente ‘ne muzyka, ne gimn – kakaja-to chepucha’ (non musica né inno, una stupidaggine).
Penso che in qualche modo da internet si possa ascoltare e attendo pareri e opinioni a proposito.
Giulia De Florio


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