mercoledì 7 aprile 2010

I doppi pensieri e il settantesimo anniversario della strage di Katyń

Il principe Myškin, il luminoso protagonista dell'Idiota dostoevskiano, diceva per averlo sperimentato su di sé che anche il pensiero più puro coesiste in noi con un suo inquietante doppio, un residuo di interesse, che offusca la sincerità più adamantina.


Venerdì 2 aprile, il Venerdì Santo per cattolici e ortodossi, dunque per polacchi e russi,. Il canale televisivo Kul'tura trasmetteva con grande rilievo, in prima serata (anche se il canale è un po' di nicchia, non ha i grandi ascolti del Primo Canale o di Rossija), il film di Andrzej Wajda, Katyń. La pellicola tocca un tasto dolente della complicata storia delle relazioni russo-polacche, e da molti è considerato un film antirusso. nonostante gli accorati appelli di Wajda a non farlo.  Sulla questione di Katyń (la strage di 15000 - proprio a  Katyń 4421 - prigionieri di guerra polacchi - di cui 8000 ufficiali - compiuta dall'NKVD nel 1940 su ordine diretto del Politbjuro, dall'URSS negata e attribuita ai nazisti fino all'ammissione di Gorbačev nel 1990) i segnali della storiografia ufficiale e dell'establishment negli ultimi anni sono stati ambigui e contradditori. Di fronte all'impossibilità di negare dopo le scuse ufficiali di Gorbačev, si nota un certo fastidio. Cito a caso: nel 2004 la Procura russa ha decretato la cessazione delle indagini ufficiali su Katyń e non ha mai più rivisto questa decisione nonostante gli appelli dai parenti delle vittime; alcuni parenti degli ufficiali uccisi hanno presentato un'istanza per la riabilitazione dei loro cari e il tribunale della città di Mosca l'ha respinta (novembre 2008); l'interpellanza di Memorial perché le vittime di Katyń venissero considerate vittime di repressione politica è stata rigettata dalla Procura generale (2009, forse per problemi economici, a causa della compensazione in denaro a cui hanno diritto le vittime in questo caso?)...
Eppure su impulso del governo e con la collaborazione dell'FSB gli storici, russi e polacchi insieme, stanno elaborando documenti e interpretazioni: su Katyń ultimamente sono usciti 4 volumi in polacco e 2 in russo come risultato di questo lavoro comune.
Eppure...
si insinua il dubbio che anche il Venerdì Santo e la proiezione del film sia parte di una strategia, se non di una sceneggiata. Una mossa diplomatica per preparare l'incontro di oggi dei due Primi Ministri di Russia e Polonia: Vladimir Putin e Donald Tusk oggi andranno a Katyń a commemorare le vittime (che Putin sottolinea sono anche russe) e tra 3 giorni, il 10 aprile arriverà anche Lech Kaczynski, il presidente polacco. Inizia la distensione russo-polacca (quanto il cammino sia impervio lo dice il fatto che la commissione che il governo polacco ha formato per studiare la questione si chiama “commissione per gli affari difficili” con la Russia). I doppi pensieri del principe Myškin sono sempre in agguato...
Continua
Foto BBC

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