mercoledì 8 settembre 2010

Elanskaja, ancora

Torno a Elanskaja con il pensiero. Questo paesino ha colpito tutti. La chiesa grande e deturpata, il campanile senza campana ma con le scale a pioli, la desolata bellezza del luogo, che contagia anche la casupola più dimessa, il silenzio, lo spazio una volta abitato ora vuoto. Le case chiuse, la signora che attraversa il villaggio e non si capisce dove possa andare e da dove possa venire, la calma maestosa del fiume... Tutto questo nella sua sensazione di irrealtà, quasi un set cinematografico di qualche regista familiare e amato, tutto questo mi è sembrato la cosa più reale e vera che ho visto sul Don.





 

2 commenti:

  1. Ciao Candy! Sono in quel di Kirov e fa un freddo cane! Tu come stai? Se passi da queste parti fammi sapere!

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  2. Привет, князь Андрей. я уже дома. Sono a casa, tornata or ora all'ovile, aspetto con impazienza i tuoi racconti. Chissà quante cose avrei che ti frullano per la testa :)

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