giovedì 18 novembre 2010

Scrittori in carcere

"Il carcere è in sostanza limitazione di spazio compensata da eccesso di tempo: per un detenuto queste due caratteristiche sono palpabili. Non c'è da sorprendersi se tale rapporto – che riecheggia la situazione dell'uomo nell'universo – ha reso la carcerazione una metafora integrale della metafisica cristiana come anche quasi la levatrice della letteratura. Per quanto riguarda la letteratura ciò è logico, in un certo senso, dato che essa è in primo luogo una traduzione delle verità metafisiche in un determinato linguaggio. Tale traduzione può essere conseguita ovviamente anche senza carcerazione, e forse con maggior precisione. Da Paolo in poi, però, la tradizione cristiana con notevole costanza ha fatto riferimento alla carcerazione quale mezzo di trasporto epifanico. Ora, come questo libro sta per dimostrare, le culture e le letterature fondate su credi e principi (se mi passate la parola) diversi da quelli della cristianità stanno facendo del loro meglio per guadagnare il terreno perduto rispetto al loro grande antenato – o, come nel caso della Cina, discendente -senza dubbio sperando di produrre così i propri Villon e Dostoevskij" (dalla introduzione di Josif Brodskij a Scrittori dal carcere. Antologia Pen di testimonianze edite e inediteFeltrinelli, Milano 1996).

Il 15 novembre il Pen Club ha  commemorato il 50° anno dalla creazione del Comitato per gli Scrittori in Carcere ( WiPC) con una serie di iniziative volte a richiamare l'attenzione sui rischi che corre nel mondo la libertà di stampa. Qui si trovano le informazioni sui 50 casi scelti come emblematici. Uno per anno. Anna Politskovskaja sta nel 2006, invece Natal'ja Estemirova era stata scelta nel 2009 per rappresentare l'Europa in questa Expo universale del disumano. Come dimostra il libro introdotto da Brodskij (simbolo dell'anno 1963) purtroppo nel "secolo breve" la scrittura in prigione è diventata un genere letterario sempre più consolidato, dopo che già i soliti grandi ci si erano cimentati in vario modo nell'Ottocento. Il Pen ci ricorda altra statistiche agghiaccianti dei nostri giorni: dall'ultimo anniversario, il 15 novembre 2009 nel modo sono stati uccisi 41 scrittori.



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