martedì 8 febbraio 2011

A tutto c'è un limite. Se non ora quando? Get rid of the pig

Non credo di poterne più di aprire un giornale e leggere rivoltanti pettegolezzi. Le uniche testate ormai leggibili sono l'"Avvenire" e il "Il manifesto" che a volte per l'apertura della mente fa bene leggere insieme.
Credo sia giusto limitare allo stretto necessario gli appelli e le manifestazioni. Forse per carattere o timidezza preferisco le chiacchierate e il lavoro appassionato. Ho cercato disperatamente di capire per rispetto di amici che non la pensano come me. Ma dopo la sarabanda degli ultimi giorni e la lettura di questo articolo, tendenzioso e in mala fede, di Sgarbi sul Giornale, basta. Aderisco a modo mio. In ritardo. Con una ricetta

Filetto di maiale in crosta con salsa di mele

per il filetto
1 filetto di maiale
1 baguette della lunghezza del filetto
200 gr. di pancetta affettata fine
100 gr di caciotta di capra
1 mazzo di cime di rapa lessate e strizzate

Strofinare il filetto di maiale con sale ed erbette a piacere (rosmarino e salvia), farlo rosolare da tutti i lati.
Tagliare a metà la baguette, riempirla con il filetto, il formaggio tagliato fine e le cime di rapa tutt'intorno. Ricoprire il tutto con la pancetta e assicurare con lo spago da cucina. Cuocere in forno a 160° (180° se non ventilato) per 30 minuti, bagnare con un po' di vino bianco e finire di cuocere per altri 10 minuti.

per la salsa
2 mele
1 cucchiaino colmo di senape (meglio quella  à l'ancienne)
1 cucchiaino di miele (di castagno se possibile)


Dopo aver sbucciato e tagliato a fette le mele metterle nel microonde e cuocerle a massima potenza per 8 minuti (con un cucchiaio di acqua e uno di succo di limone).
Frullare le mele cotte insieme agli altri ingredienti.

4 commenti:

  1. Estrema reincarnazione, questo saporito filetto, di un maiale che "mangerei" politicamente con molto più gusto.
    Massimiliano

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  2. Per il grande maiale si può fare un'eccezione; soprattutto a Carnevale, che, come Bachtin insegnava tramite Rabelais, è il momento in cui tutto si ribalta.

    Massimiliano

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  3. Una luce nella notte

    Mentre ch'er ber paese se sprofonna
    tra frane, teremoti, innondazzioni
    mentre che sò finiti li mijioni
    pe turà un deficì de la Madonna

    Mentre scole e musei cadeno a pezzi
    ...e l'atenei nun c'hanno più quatrini
    pé la ricerca, e i cervelli ppiù fini
    vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi

    Mentre li fessi pagheno le tasse
    e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
    e le pensioni sò sempre ppiù basse

    Una luce s'è accesa nella notte...
    Dormi tranquillo popolo itajiano
    A noi ce sarveranno le mignotte

    Gioacchino Belli ((avrebbe detto, naturalmente)
    1791 - 1863

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