Non credo di poterne più di aprire un giornale e leggere rivoltanti pettegolezzi. Le uniche testate ormai leggibili sono l'"Avvenire" e il "Il manifesto" che a volte per l'apertura della mente fa bene leggere insieme.
Credo sia giusto limitare allo stretto necessario gli appelli e le manifestazioni. Forse per carattere o timidezza preferisco le chiacchierate e il lavoro appassionato. Ho cercato disperatamente di capire per rispetto di amici che non la pensano come me. Ma dopo la sarabanda degli ultimi giorni e la lettura di questo articolo, tendenzioso e in mala fede, di Sgarbi sul Giornale, basta. Aderisco a modo mio. In ritardo. Con una ricetta
Filetto di maiale in crosta con salsa di mele
per il filetto
1 filetto di maiale
1 baguette della lunghezza del filetto
200 gr. di pancetta affettata fine
100 gr di caciotta di capra
1 mazzo di cime di rapa lessate e strizzate
Strofinare il filetto di maiale con sale ed erbette a piacere (rosmarino e salvia), farlo rosolare da tutti i lati.
Tagliare a metà la baguette, riempirla con il filetto, il formaggio tagliato fine e le cime di rapa tutt'intorno. Ricoprire il tutto con la pancetta e assicurare con lo spago da cucina. Cuocere in forno a 160° (180° se non ventilato) per 30 minuti, bagnare con un po' di vino bianco e finire di cuocere per altri 10 minuti.
per la salsa
2 mele
1 cucchiaino colmo di senape (meglio quella à l'ancienne)
1 cucchiaino di miele (di castagno se possibile)
Dopo aver sbucciato e tagliato a fette le mele metterle nel microonde e cuocerle a massima potenza per 8 minuti (con un cucchiaio di acqua e uno di succo di limone).
Frullare le mele cotte insieme agli altri ingredienti.
Estrema reincarnazione, questo saporito filetto, di un maiale che "mangerei" politicamente con molto più gusto.
RispondiEliminaMassimiliano
Ma non eri in dieta? ;)
RispondiEliminaPer il grande maiale si può fare un'eccezione; soprattutto a Carnevale, che, come Bachtin insegnava tramite Rabelais, è il momento in cui tutto si ribalta.
RispondiEliminaMassimiliano
Una luce nella notte
RispondiEliminaMentre ch'er ber paese se sprofonna
tra frane, teremoti, innondazzioni
mentre che sò finiti li mijioni
pe turà un deficì de la Madonna
Mentre scole e musei cadeno a pezzi
...e l'atenei nun c'hanno più quatrini
pé la ricerca, e i cervelli ppiù fini
vanno in artre nazzioni a cercà i mezzi
Mentre li fessi pagheno le tasse
e se rubba e se imbrojia a tutto spiano
e le pensioni sò sempre ppiù basse
Una luce s'è accesa nella notte...
Dormi tranquillo popolo itajiano
A noi ce sarveranno le mignotte
Gioacchino Belli ((avrebbe detto, naturalmente)
1791 - 1863