giovedì 4 febbraio 2010

Бутылка кефира, полбатона...
Una bottiglia di kefir, una baguette... cantavano i Čajf negli anni Novanta come il massimo dello sballo e dello loro umore arancione. Il kefir è uno dei tanti latticini fermentati originario del Caucaso. Ha un'origine illustre, visto che si narra che sia stato Maometto in persona a donare agli avi dei popoli montanari del Caucaso i fermenti, i granuli del kefir. Originariamente di latte di capra, veniva trasportato in speciali borse fatte di stomaco di capra. Ai miei figli non piace: è acido, a me sembra lo yogurt di quando ero piccola e poi per me è un cibo feticcio che mi ricorda la Mosca brežneviana, primi anni Ottanta quando per il kefir non c'era quasi mai coda e nei meganegozi "Dieta" ne trovavi di tutte le qualità.

Con la perestrojka il kefir è sparito ed è rimasto latente nei rimpianti per tutti i primi anni Novanta, quando i latticini decenti a Mosca erano in pratica solo Parmalat. E a Parma non sapevano fare il kefir, evidentemente. Non gliene importava niente, del kefir. Poi è riapparso, non più nelle anonime bottiglie di vetro, ma in moderne confezioni sgargianti e con diversi sapori. La massaia russa usa il kefir per numerose preparazioni. Un po' come da noi lo yogurt, si sfrutta il suo potenziale fermentante per aiutare il lievito a fare il suo lavoro. C'è chi lo mette perfino nella pasta della pizza :( ma pazienza. Anche da noi comincia a essere disponibile: io, ad esempio, compro quello del Biocaseificio Tomasoni che cito perché è un esempio interessante di economia solidale. Un gruppo di GAS (gruppi di acquisto solidali) hanno salvato il caseificio cui era stato negato un fido dalle banche e hanno anticipato loro i soldi per toglierlo dagli impicci. Questa esperienza ha dato impulso perfino a una finanziaria che si ispira a criteri di equità e solidarietà, la MAG 2. Io con il kefir ci ho fatto i muffin che non sempre salgono come vorrei e il kefir aiuta la loro salita, in effetti.
Eccoli qua per continuare l'umore arancione e dedicati a quelli che "ah, sei anemica, ti porterò la kuraga" e alle strane tipe che mettono la cannella anche nel caffelatte (perdono! non sono una vera foddie, non so fotografare il cibo, non ho nemmeno uno specchietto riflettore e il cavalletto lo usa solo mio marito, ma non ho saputo resistere al mio muffino-kefirino, lontano certo dal modello Starbucks (ma quelli come saranno gonfiati? o saranno i forni??):
Muffin albicocche (kuraga) e cannella
300 gr di farina bianca 0
1 cucchiaino di lievito per dolci abbondante
1/4 cucchiaino di sale
2 uova medie
80 gr zucchero
200 gr di kefir (non ce l'avete? ok yogurt bianco)
100 gr olio di semi di mais o di burro fuso (nel primo caso più leggeri, nel secondo più gustosi)
una manciata di albicocche secche ammollate nell'acqua bollente
la glassa: 75 gr di zucchero a velo (io polverizzo quello normale nel mixer),
2 cucchaini di cannella macinata, 5 cucchiaini di acqua (attenzione viene sempre la tentazione di metterne troppa)
Per i muffin uso il metodo Delia Smith (grazie Lucina): setaccio insieme gli ingredienti secchi, altrove mischio quelli liquidi, poi, quando il forno è già caldo e le formine dei muffin già imburrate o pronte con i pirottini, mescolo i due composti velocemente. Unisco le albicocche e inforno a 190 per 20-30 minuti (dipende dal forno e dalla misura dei muffin), fin quando sono dorati. Infine la glassa per Elena: mischio i tre ingredienti e la spalmo sui muffin raffreddati. Deve riposare, meglio al fresco.

3 commenti:

  1. Sto scolpendo l'ennesimo monumento in tuo onore!!! Ovviamente sono una delle strane tipe che metterebbe cannella ovunque (ma vuoi mettere un cappuccino con una bella spruzzata di cannella, l'aroma che ti inebria e rende più calda una mattinata altrimenti gelida? La cannella è poesia!)
    Fra l'altro, sono ancora in debito di pirozhki: avevo promesso che mi sarei cimentata nell'impresa!!
    Grazie per aver pensato a me :-)
    Elena

    RispondiElimina
  2. in realtà non sei una delle, ma proprio lei, l'unica. per il debito a questo punto ti tocca fare il post sui pirožki. E' tuo, anche sei la prima che commenta!

    RispondiElimina
  3. vuoi dire che non c'è nessuno a cui piace la cannella nel caffelatte? In effetti nei bar mi guardano con sospetto...però ho la mappa dei bar che tengono il barattolino di cannella vicino a quello del cacao, pronto pronto per il mio arrivo!

    RispondiElimina