mercoledì 10 febbraio 2010

L'uomo che verrà

Ci sono dei film a cui è doveroso fare pubblicità. Misura, poesia, uso del bello, anche un po' patinato, per far pensare, assenza assoluta di faziosità. Tante micro storie dentro il soggetto che la prima visione non permette di coglierle tutte. Lascio parlare una recensione che mi trova perfettamente d'accordo. Diritti non delude dopo il bel Il vento fa il suo giro; spiace solo che il nostro ottuso sistema di distribuzione lo abbia fugacemente relegato in poche sale.

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