In realtà questo post è su Parajanov più che sul film. Su youtube si può trovare un bel documentario, Parajanov. A Requiem (1994) in cui il regista si racconta. Parla di sé, del suo cinema, dell'esperienza del lager. E' interessante quello che dice con semplicità su come sia riuscito a resistere, sulle motivazioni che lo hanno tenuto vivo: l'arte (disegnava) e ascoltare le persone, le loro vite disperate da custodire come tante sceneggiature preziose. I suoi disegni poi ricordano un altro esempio di resistenza, Frosja Kersnovskaja, ma questa è tutta un'altra storia.
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