martedì 15 giugno 2010

Non stanno scherzando! Per la Majakovka è pericoloso anche solo passare


Sergej Machnatkin è un signore che il 31 dicembre scorso passava per la piazza Triumfal'naja verso le sei di sera. Stava andando a festeggiare l'ultimo dell'anno da amici. Portava in mano una sportina di plastica con lo champagne e un vasetto di caviale.

Dunque, si è trovato per caso in piazza nel momento della manifestazione per l'articolo 31.

Vedendo che la polizia stava malmenando un'anziana signora (Raisa Vavilova, 70 anni, un'attivista di “Fronte civile unito”), ha avuto la spontanea reazione di intervenire in sua difesa. I testimoni dicono che è intervenuto verbalmente, con delle osservazioni ai poliziotti, senza aggredire nessuno.
E' stato preso anche lui, fatto salire a forza sull'autobus della polizia, ammanettato e trattenuto per tutta la notte. Il giorno dopo (forse è stato questo il problema), una volta liberato, ha fatto denuncia per le percosse subite dalla polizia e il fermo non giustificato.
Cinque mesi più tardi, il 1 giugno, è stato convocato con la scusa di un riconoscimento dei suoi aggressori. Ma appena arrivato al posto di polizia è stato subito incarcerato perché sospettato di aver rotto il naso a un poliziotto.
E così è stato incriminato per “violenza contro pubblico ufficiale”, secondo l'art. 318 del codice penale. Pena prevista da 5 a 10 anni di reclusione. Tuttavia il tribunale della zona Tverskaja di Mosca è stato davvero clemente: il 9 giugno Sergej è stato condannato a 2 anni e mezzo di reclusione in un campo di lavoro. La clemenza è dovuta al fatto che il danno accertato sarebbe solo un occhio nero e un colpo sul naso al sergente Moseev.
Tutti i testimoni della difesa hanno confermato che non è stato Machnatkin a sferrare il fatale pugno al sergente, che, tra l'altro, non era nemmeno presente al processo. Anzi, tutti sono concordi nel dire che era Machnatkin la parte lesa. Il giudice non ha ritenuto le testimonianze degne di attenzione (ha proprio dichiarato che non contano) e ha allontanato dall'aula tutti i testimoni della difesa.
Così un passante casuale si trova ad essere il primo condannato per l'articolo 31. Nessuno si aspettava una cosa del genere
Diverse organizzazioni per la difesa dei diritti umani hanno offerto a Machnatkin supporto legale. L'11 giugno lui ha accettato.

Ho tratto le notizie da Radio Svoboda, Kommersant, Grani, Novaja Gazeta. La foto è da Kommersant

PS Due notizie dell'ultima ora: Oggi pomeriggio al centro culturale Kalitka a Mosca, alle 17 verrà inaugurata una mostra fotografica dedicata agli eventi di piazza Triumfal'naja. Domani 16 giugno invece proprio in piazza alle 18 ci sarà una manifestazione in difesa dei cittadini che hanno avuto sanzioni amministrative o penali, come Machnatkin, a causa di Strategia 31. La cosa che ha stupito gli stessi organizzatori è che questa volta la manifestazione è stata autorizzata.

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