venerdì 27 agosto 2010

La fonte di San Pantelejmon e Šiškin il pittore

  













A Elabuga è nato un grande pittore russo dell'Ottocento, Ivan Šiškin, anche lui appartenente a una di quelle grandi famiglie mercantili di cui parlavo. Šiškin dipingeva boschi, boschi e poi boschi (magari con qualche orso o vecchina dentro). Diceva che il bosco è vita e come tale è sempre diverso. Vengono subito in mente i film di Tarkovskij, anche perché Šiškin era affascinato dai guizzi della luce che traspare dal fogliame (anche se a me sono piaciute tantissimo le sue acqueforti dove il lavoro minuzioso del tratto nero cerca di catturare il merletto e la perfezione della natura). Il mistero rappacificante del bosco passa però anche dal suo rumore (e anche questo è un motivo tarkovskijano, se non sbaglio in Solaris sulla base si sente la mancanza del fruscio delle foglie che viene ricreato artificialmente). Giulia dice che in fin dei conti Šiškin non ci ha dovuto mettere tanto del suo, visto il paesaggio. Questo era uno dei suoi luoghi preferiti, la fonte del santo martire taumaturgo Pantelejmon. Le sue acque fresche ancora oggi sono ritenute sante e portatrici di miracoli. La gente ci viene, si bagna, prende l'acqua e lascia nastrini colorati sulle piante. Anche qualcuno dei nostri si è bagnato nella fonte, c'è una specie di cabina dove si può farlo in tranquilla intimità. Ecco dunque le foto del luogo amato dal pittore boscaiolo. Subito dopo la fonte siamo andati all'aeroporto e siamo ritornati a Mosca. Ma il viaggio continua... oggi siamo già a Jasnaja Poljana, a 200 km da Mosca, regione di Tula, nella residenza di Tolstoj.


1 commento:

  1. Un breve commento sulla fonte: è un'esperienza forte e un'abitudine per chi ha la fortuna di vivere lì vicino i visitare con frequenza quei luoghi. Mi sono immersa tre volte in quell'acqua e qualcosa si è liberato. Veniamo dall'acqua, siamo fatti di essa e quel breve viaggio di ritorno alle origini dona una sensazione molto profonda. Non riesco a rendere bene l'energia che ho avvertito subito dopo, unita paradossalmente a un senso di quiete interiore incredibile che mi ha accompagnato a lungo, grazie anche alla natura e alla luce divine che ci circondavano.

    Un abbraccio,

    Julia

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