martedì 16 novembre 2010

Le età della vita

Si potrebbe fare un gioco e caratterizzare le età della vita attraverso le letture preferite, quelle importanti. Ci provo con la terzina classica della letteratura russa. Per me è stato così:
Prima giovinezza: Dostoevskij senza alcun dubbio, anzi, la sua lettura ha deciso dei miei studi, della mia vita professionale e di tanti incontri.
Poi inavvertitamente si è insinuato Tolstoj e, a mio dispetto, mi sono trovata a dire: Dostoevskij è il mio autore preferito, ma il romanzo che amo di più è Guerra e pace. Deduco che questo abbia in qualche modo marcato il passaggio alla maturità (spazio per i commenti ironici di chi so io).
Maturità: Tolstoj. Tutto Tolstoj, i grandi romanzi, la Confessione, i piccoli racconti, anche il vituperato Resurrezione, mi è piaciuto anche il suo non riuscito finale, il tono didascalico, il procedere a quadri come lampi.
E ora? Mi sto innamorando sempre più di Čechov, come si sarà indovinato dagli ultimi post. Ho cinquant'anni. Un altro passaggio? Che Čechov, un uomo arrivato a malapena ai 44 anni, sia l'autore per la vecchiaia?

4 commenti:

  1. A sedici-diciott'anni anch'io, tutto di tutti i russi...Prima ancora, Calvino e Buzzati: letti e riletti per la tutta la vita. Avevo letto tanto anche di Moravia, ma mi è svaporato via.
    Le mie costanti (ma di sicuro qualcuno lo dimentico): Primo Levi (ogni cosa), Joyce, Campanile (grande stilista), e Conrad e Stevenson quando ho voglia di provare il piacere della lettura.
    E Borges, Bioy Casares, Oliver Sacks...

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  2. Prendo nota, non ho letto tutto della tua lista. Mi sa che comincerò da Sacks.

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  3. Oslo davanti a papa´ spazientito, perché stavamo guardando statue tutte uguali...
    Quanti ricordi
    Un bacione grande dalla Svezia

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  4. perché tutte uguali? Le età della vita sono tutte uguali? io e te coetanee?

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