martedì 30 novembre 2010

Un giornalista normale

Il canale televisivo "Dožd'" (Pioggia) ha trasmesso la prima intervista a Oleg Kašin, il giornalista picchiato qualche settimana fa. Kašin manifesta una grinta e una determinazione stupefacenti a tener conto delle condizioni in cui l'hanno ridotto. Il coma, le mani fracassate, una nuova recentissima operazione alla gamba, i denti che mancano... Ha già cominciato a lavorare e ha manifestato tutta la sua perplessità riguardo al suo essere diventato un bersaglio. Perché? si chiede. E' vero nell'ultimo anno ha affrontato temi scottanti come il bosco di Chim'ki, la gioventù di Molodaja gvardija e il neofascismo montante. Ma non è mai stato uno dei giornalisti di assalto, di inchiesta che vanno a scavare materiali compromettenti.
Articoli come quelli sugli estremisti di destra come i suoi cinque anni fa, dice, non stupivano né inquietavano nessuno. Sono cambiati i tempi, l'atmosfera. Ciò che prima era normale, adesso sciocca. Per supportare questo, Kašin fa un paragone: quello che ora dicono e fanno i neonazisti ora, lo dicevano i nazibolscevichi di Limonov cinque anni fa e tutti scrivevano di loro. Mi colpisce questo suo parallelo. Limonov non è mai stato né appoggiato né tollerato dal governo. La situazione è cambiata ora. Nel gennaio 2009 l'avvocato Markelov e la giovanissima giornalista (e vicina alla militanza "antifa") Baburova sono stati freddati in pieno centro a Mosca, in pieno giorno. Sul luogo della loro morte giovani fascistoidi hanno ripetutamente festeggiato e bevuto champagne... Al processo i presunti assassini si comportavano come eroi, molto sicuri di sé.
Questa è la nuova atmosfera, molto ben raccontata dal documentario autoprodotto, che il regista invita a scaricare, di Valerij Balajan. Il suo titolo è "Vogliatemi bene per piacere", una delle ultime frasi scritte da Nastja Baburova ai genitori.

1 commento:

  1. Novaja Gazeta ha pubblicato un articolo interessante l'altro giorno, riportando proprio il discorso che Leonid Parfenov, il giornalista dell'intervista a Kashin, ha fatto alla cerimonia di assegnazione del premio "Vlad List'ev":
    http://www.novayagazeta.ru/data/2010/134/16.html
    Elena

    RispondiElimina