venerdì 17 dicembre 2010

Registi e potere (Sokurov)

Il presidente della Corte Costituzionale russa, Zor'kin, intervistato da Sokurov
Un tempo la coscienza della Russia erano i poeti, poi lo sono stati gli scrittori, ora sembra che il bandolo l'abbiano in mano i registi. Due casi, opposti: Sokurov e Michalkov. Aleksandr Sokurov ha condotto per il canale televisivo pietroburghese 100TV  una serie di interviste, Intonacija  (Intonazione), presentate al Tertio Millennium Film Fest di Roma. Sokurov incalza i suoi interlocutori con il suo caratteristico tono apparentemente incerto, di chi alla ricerca vuole capire e non dà proprio niente per scontato. Intervista persone tra loro molto diverse e le interroga sulla Russia, sulla sua storia, sull'oggi, sui meccanismi dello Stato e della società  e sul malessere profondo che la mina. Il potere, nelle sue diverse manifestazioni, è al centro di queste riflessioni, come della Trilogia Moloch, Taurus e Il Sole (su Hitler, Lenin e Hirohito) che sta per diventare una Tetralogia con l'ultimo atto dedicato al Faust.
Sokurov incontra Boris Averin, un noto letterato, Valerij Zor'kin, il presidente della Corte Costituzionale, Arsen Kanokov, il presidente della Repubblica Cabardino-Balcaria, Jurij Šmidt, l'avvocato che difende Chodorkovskij (a proposito, sul recente e inquietante sviluppo della sua vicenda leggete qui), il musicista Sergej Slonimskij e Vladimir Jakunin il presidente delle ferrovie russe.
E' strano il modo con cui sono costruite queste interviste: intime, senza pompa o cerimoniale, come se i due parlassero tra sé per poi ciascuno aprirsi con un amico.
Fino all'altro giorno su rutube era disponibile almeno il primo film del ciclo, la bellissima intervista a Zor'kin (ora per qualche motivo l'hanno tolta e si può trovare qui per ora), dove i due parlano dello Stato, della Costituzione (chissà perché ci sono sempre bellissime costituzioni e Stati allo sfascio), del totalitarismo, del nostro tempo e nella austera, fredda cornice della cattedrale di Sant'Isacco finiscono per uscire anche questioni personali, intime; si parla, anzi si accenna appena, di mogli, madri, gioventù. Che fare? Cosa pensare? Come vivere?  «In quale Stato viviamo? Capitalista o cosa? Cosa c'è da noi in Russia? /.../ In Russia il socialismo non è stato annientato definitivamente, anzi. E non ci sono le caratteristiche del capitalismo, ma proprio nessuna. La Russia oggi è un vagare caotico». Domande senza pretese di risposta, ma che vogliono smuovere a cercare oneste, magari provvisorie, risposte. Tutt'altra cosa, invece, Michalkov. Continua

Кадр из фильма «Интонация»




Le foto vengono dal telekanal 100TV

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