mercoledì 23 novembre 2011

Ancora sull'università, la CRUI e la Confindustria

Un articolo del Sole 24 ore del 21 novembre sembra rispondere al mio post sul documento sottoscritto da CRUI e Confindustria. Devo dire che leggendolo mi sono sentita un dinosauro, una specie di relitto o magari esponente di una lobby chiusa in se stessa che teme di essere scalzata via...
Così deve apparire quel post all'autore dell'articolo. Così io non mi sento naturalmente. Ma penso sia interessante proporre anche questo punto di vista così diverso dal mio.

2 commenti:

  1. Due commenti, brevissimi.
    a) Perché in Italia abbiamo il vicepresidente di Confindustria per l'education? Le parole 'educazione', 'formazione', 'istruzione' parevano brutte? Arretrate? Lo so, sono le solite pulci filologiche, ma - in un certo senso - indicative. E poi 'Ricerca e sviluppo' - in italiano. Ma un po' di coherence&cohesion! (soltanto chi ha sostenuto sei esami di linguistica inglese potrà capire...).

    b) L'articolo ha la stessa rilevanza informativa dei giornalisti sportivi e degli allenatori di calcio che dicono: "Per vincere occorre una squadra compatta, la volontà di fare del nostro meglio, la serietà nel non sottovalutare l'avversario..." - quindi? Concretamente? Secondo me Kennedy era un po' più pragmatico. Anzi, pragmatic.

    Non dico di più. Aspetto i fatti... ma tremo.

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  2. La cosa concreta è che la Conferenza dei Rettori si rapporta a questo signor/mister Education e Ricerca e Sviluppo e si aspetta lumi riguardo a come gestire il proprio ricambio generazionale. Molto, molto concreta. Che ne dici?

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