giovedì 10 giugno 2010

Il riccio nella nebbia. Ancora Norštejn (parte prima)

Come già più volte detto, Norštejn è uno dei più grandi creatori di cinema di animazione di tutti i tempi. Non per nulla in Giappone lo adorano e ed è un  cult anche per Miyazaki che è esattamente suo coetano (1941). Norštejn lavora in un modo tutto suo, senza computer con un complicato sistema di cassetti-lastre di vetro su cui dispone a strati figure disegnate e ritagliate, di solito da sua moglie Francesca Jarbusova. A vedere il loro studio e il materiale delle loro lavorazione si ha l'impressione di avere a che fare con artigiani di altri tempi, dei sarti forse (per il gran sforbiciare). La loro è una vera e propria fattura. Di sua moglie, infatti, Norštejn una volta ha detto che lei gli ricorda Medea che la notte esce nei campi a cercare erbe magiche, anche l'amaro assenzio se necessario. 
Il riccio nella nebbia è del 1975. Da allora è rimasto nei cuori di tutti, adulti e bambini che non possono non identificarsi con il piccolo riccetto che si immerge nel grembo nebbioso della vita con tutte le sue spaventose incognite, minacce. Ma anche con il tepore di un calore domestico e affettuoso che si apre al cielo stellato.


Si trova l'edizione italiana (russo e sottotitoli, commento e altri film dell'autore) in DVD "I maestri dell'anmazione russa", vol. I,  Yuri Norstein della Terminal video animation. 

Ho preso le immagine dal ricchissimo sito sul film http://hedgehoginmist.narod.ru/

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