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martedì 8 febbraio 2011

A tutto c'è un limite. Se non ora quando? Get rid of the pig

Non credo di poterne più di aprire un giornale e leggere rivoltanti pettegolezzi. Le uniche testate ormai leggibili sono l'"Avvenire" e il "Il manifesto" che a volte per l'apertura della mente fa bene leggere insieme.
Credo sia giusto limitare allo stretto necessario gli appelli e le manifestazioni. Forse per carattere o timidezza preferisco le chiacchierate e il lavoro appassionato. Ho cercato disperatamente di capire per rispetto di amici che non la pensano come me. Ma dopo la sarabanda degli ultimi giorni e la lettura di questo articolo, tendenzioso e in mala fede, di Sgarbi sul Giornale, basta. Aderisco a modo mio. In ritardo. Con una ricetta

sabato 8 gennaio 2011

Cosa significa forum?

Devoto Oli: riunione pubblica per discutere problemi di grande rilevanza, spec. sociali, politici, culturali.
La parola mi sembra escludere il significato di "pubblicità martellante, faziosa, senza alcun reale contraddittorio". La questione del nucleare è spinosa. Lo so. E' facile che da ogni parte sia affrontata in modo demagogico e manipolatorio. Ma mi indigna la campagna del sedicente Forum Nucleare Italiano così squilibrata e rozzamente faziosa. Non è così che si aiuta una discussione serena e informata.
Così pubblico questo controspot di Paolo "Neupaul" Palmacci.

giovedì 14 ottobre 2010

The next train or the next big Audi?


Parlo ancora dell'insipiente sistemazione della Nuova Stazione Centrale Non-Puoi-Non-Esserci (in effetti spesso la vita non dà alternative) di Milano.
Avevano tolto i grandi tabelloni con le partenze e gli arrivi, sostituendoli con piccoli display luminosi adatti agli individui più prestanti: darwinamente selezionano chi è dotato di una vista da falco 10 decimi o di una notevole statura. Intorno si assiepa un inevitabile drappello che tenta di decifrare dov'è quel benedetto, necessario agognato treno (non-puoi-non-prenderlo, ma a volte non ce la fai).

venerdì 25 giugno 2010

Io firmo e voi?



Lo so, esulo ancora una volta dal mio campo. Ma ci sono cose su cui non si può soprassedere. Qui le informazioni su dove, quando e perché. I numeri sono stati raggiunti abbondantemente. Ma sarebbe bello dare un segnale forte da parte della società civile. Senza speculazioni ideologiche. Semplice onesto buonsenso.

sabato 19 giugno 2010

una domanda candida


Articolo 41


"L'iniziativa economica privata è libera.
Non può svolgersi in contrasto con l'utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana.
La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l'attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali". 

Vorrei sinceramente capire. In che senso questo articolo della Costituzione Italiana può danneggiare l'impresa e l'iniziativa economica? In che modo esso è un laccio e determina storture burocratiche?

martedì 27 aprile 2010

riporto pari pari dal corriere del 26 aprile

LESMO (Monza) - Vladimir Putin sara' il primo docente dell'Universita' del pensiero liberale che sara' aperta a Villa Gernetto, la villa settecentesca acquistata dal premier dove oggi si e' tenuto il vertice Italia-Russia. Lo ha annunciato oggi il premier Silvio Berlusconi. (RCD)
PS ???
PPS Colpisce la sinistra coincidenza: via trionfale al nucleare italiano con la sponsorizzazione RUSSA (una garanzia) il giorno dell'anniversario di Černobyl'.

martedì 16 marzo 2010

Non puoi non esserci!

Rinasce la nuova MilanoCentrale... ci sarò ci sarò... E come non esserci se lì ci si arena quando le coincidenze non coincidono? Ci sarò infreddolita: i negozi patinati, la lounge per i vip-AV trasparente e in bella vista, ma inaccessibile per i comuni mortali, hanno fatto passare in secondo piano la normale, decente sala d'attesa. Non c'è dove sostare. Ci sarò di sicuro, ma sfiancata, perché deve essere stato un genio colui che ha pensato l'accesso ai binari solo con erte e imponenti scale. All'ingresso centrale le scale mobili sono garantite solo in discesa.

giovedì 11 febbraio 2010

Polpette e asiago patriottici e la morte di Stalin?

Non andrei mai a spaccare le vetrine a un McDonald's. Quando ai bambini piaceva andarci ce li ho anche portati (pensavo che ci sarebbero poi arrivati da soli che ci sono altre cose buone). Posso anche capire la ragione di Stato con le sue politiche agricole. Ma non capisco perché un ministro debba far pubblicità gratis a una grande catena di fastfood, estranea alla nostra cultura culinaria e, per giunta, gabellando il tutto come atto patriottico (infatti: il panino delle polemiche si chiama McItaly, sarà perfettamente raffinato, niente Crusca).