Non credo di poterne più di aprire un giornale e leggere rivoltanti pettegolezzi. Le uniche testate ormai leggibili sono l'"Avvenire" e il "Il manifesto" che a volte per l'apertura della mente fa bene leggere insieme.
Credo sia giusto limitare allo stretto necessario gli appelli e le manifestazioni. Forse per carattere o timidezza preferisco le chiacchierate e il lavoro appassionato. Ho cercato disperatamente di capire per rispetto di amici che non la pensano come me. Ma dopo la sarabanda degli ultimi giorni e la lettura di questo articolo, tendenzioso e in mala fede, di Sgarbi sul Giornale, basta. Aderisco a modo mio. In ritardo. Con una ricetta