lunedì 28 maggio 2012

Passeggiate pietroburghesi II



Ecco qua le cartoline buffe del mio misterioso interlocutore sulla piazza di Sant'Isacco.
Primavera russa il 1 maggio. Raduno alla Grande Sala da Concerto  "Ottobre".
Sul mausoleo: Putin Lenin; sulla bandiera: Grazie, nonno Vova, di essertene andato


Come poi è andato a finire il sommesso campo di chi protestava? Che li avrebbero sbaraccati lo avevano previsto, la mattina del 21 quando sono stata là. Valentin mi aveva detto che sapevano che sarebbero iniziati dei lavori: sročnyj remont, aveva aggiunto con un sorrisetto. Lavori urgenti, ma che combinazione: tutt'un tratto i giardinetti di Sant'Isacco che non avevano niente che non andavano al mio sguardo superficiale, giardini normali, puliti e in ordine, avevano bisogno di un intervento urgente di ristrutturazione. Sono arrivati nel pomeriggio a mettere le palizzate (in effetti erano già lì alla mattina, in un angolo) e hanno allontanato tutti. Ufficialmente il giardino sarebbe stato chiuso fino a domenica 27. I manifestanti si erano già preparati una sede di riserva: il giardino Aleksandrovskij, vicino all'Ammiragliato. Proprio lì è iniziato il "Mimimmiting", il meeting dei peluche arrabbiati. Ecco perché ce n'erano anche in piazza Sant'Isacco.
foto www.ridus.ru

Per il resto, le "passeggiate" continuano, a Mosca come a Pietroburgo. A Mosca il defilè in bianco di ieri (passeggiata domenicale per il centro, senza manifesti, slogan o altro, solo con abiti e segni bianchi addosso) si è concluso con molti fermi, ieri, sull'Arbat. Evidentemente la polizia si sta innervosendo e il bianco (dei nastrini e dei vestiti) agisce su di loro come il rosso per i tori. Ai fermati, con cui la polizia è stata abbastanza violenta, è stata contestata la violazione delle regole di circolazione stradale o la mancanza di autorizzazione per assembramento e manifestazione.

Nessun commento:

Posta un commento