Sarà anche il giorno dopo e per un processo associativo un po' misterioso le lacrime del Capo (ma quale esperto di immagine glielo avrà consigliato?) mi hanno fatto venire in mente il bel libro di Gian Piero Piretto su Stalin dove si affronta la questione del Corpo del Vožd, della Guida, il Duce e della sua estrema densità semantica, che il piccolo padre sapeva sfruttare con istinto sapiente.
Oggi ricorre il 59° anniversario della morte di Stalin. Passeggiando per la Tate Gallery mi sono imbattuta in questa scultura di Peter Peri (1889-1967), un artista britannico di origine ungherese, negli anni Venti vicino al costruttivismo berlinese.
Come è diverso, questo Stalin butterato del 1942 (occhio alla data! Inghilterra e Russia alleate), da quelli patinati dalla pelle stile Oreal della vulgata sovietica, stile io valgo...
Buonasera Prof!
RispondiEliminaLe allego quest'interessante articolo sulle menomazioni fisiche di Stalin davvero molto interessante.
Maurizio
http://www.corriere.it/salute/12_febbraio_14/malattie-stalin-rossari_f4ae2e7a-53d7-11e1-a1a9-e74b7d5bd021.shtml